giovedì 28 luglio 2016

Lo specchio tondo nella camera verde...Lo specchio tondo nella camera verde...

   "La schiena è la parte che non puoi vederti, quella che lasci agli altri. Sulla schiena pesano i pensieri, le spalle che hai voltato quando hai deciso di andartene"
(Margaret Mazzantini)

venerdì 22 luglio 2016

È sbucato un girasole!

E' sbucato un girasole!

Portami il girasole...
"Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.

Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.

Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce."

Eugenio Montale

lunedì 18 luglio 2016

Basta

"Signore, fammi strumento di tua pace, dove è odio io porti amore...."
S. Francesco

martedì 12 luglio 2016

Abbracciami

«Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegò la mamma, «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola».
«Allora abbracciami», disse Ben stringendosi alla mamma.
Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte.
«Adesso non sono solo», pensò mentre l’abbracciava, «adesso non sono solo. Adesso non sono solo».
«Vedi», gli sussurrò mamma, «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio».
David Grossman, L’abbraccio

lunedì 11 luglio 2016

Tatuaggi

"I tatuaggi sono segni nuovi scelti da te. Metti qualcosa tra la tua pelle e il destino. Un sorso di coraggio."
(Margaret Mazzantini)

martedì 5 luglio 2016

La cucciola abbandonata

La ballata della cagna - Esenin
Al mattino nel granaio
dove biondeggiano le stuoie in fila,
una cagna figliò sette,
sette cuccioli rossicci
Sino a sera li carezzava
pettinandoli con la lingua
e la neve disciolta colava
sotto il suo caldo ventre.
Ma a sera, quando le galline
si rannicchiano sul focolare,
venne il padrone accigliato,
tutti e sette li mise in un sacco.
Essa correva sui mucchi di neve,
durando fatica a seguirlo.
E così a lungo, a lungo tremolava
lo specchio dell’acqua non ghiacciata.
E quando tornò trascinandosi appena,
leccando il sudore dai fianchi,
la luna sulla capanna le parve
uno dei suoi cuccioli.
Guardava l’azzurro del cielo
con striduli guaiti,
ma la luna sottile scivolava
e si celò nei campi dietro il colle.
E sordamente, come quando in dono
le si butta una pietra per giuoco,
la cagna rotolò i suoi occhi
come stelle d’oro nella neve.

venerdì 1 luglio 2016

Vodafone...

"Ecco forse ora mi chiama, certo la telepatia, lo sa che per me sarebbe importante... mah si una telefonata, sono io, lo aspetto, lo guardo, lo fisso il telefono.. niente! sono qui da 2 ore e lui zitto. Maledizione hanno imparato anche gli oggetti: quando li vuoi (niente) appena sei al cesso: driiin.. si ma non posso mica passare la giornata al cesso."😊
Giorgio Gaber, Il grigio