Sentivo i suoi passi, dietro di me, come quelli di un bambino; mi raggiunse, mi toccò lievemente col muso per avvertirmi ch’era lì, e come per chiedere il permesso di accompagnarmi. Mi volsi e gli accarezzai la testa di velluto; e subito ho sentito che finalmente anch’io avevo nel mondo un amico. (Grazia Deledda)
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