Oggi mi avete fatto ripensare a quella vacanza, la mia vacanza del cuore, come ho detto a tua mamma.
A Gallo Matese, quell'estate, abbiamo trascorso momenti irripetibili di spensieratezza, di risate per nulla, di musica e canzoni, di avventure pazzesche. In un'età dove nulla è ancora certo, dove il futuro è dietro l'angolo ma appare lontano lontano, dove l'adulto e il bambino dentro di noi si sfidano, si affrontano, soccombono, ora l'uno, ora l'altro.
Ho rivisto il paesino, i pavimenti in pietra, le curve, la case arroccate, ho risentito l'odore della brace, il fresco dell'anguria, il dolce del pane con lo zucchero che gustavamo come una prelibatezza assoluta, nelle nostre contr'ore.
"Ma questo è jazz?" chiedeva qualcuno ogni volta che un gruppetto di amici cominciava a strimpellare le chitarre. Si, ragazzi, questo è jazz e, se pure non lo fosse, consideratelo così, onde sonore in ritmi di vita palpitanti, ansiosi di crescere allora e oggi ansiosi di ritornare.
.jpg)
Nessun commento:
Posta un commento